Nel dubbio se comprare, o meno, una nuova lavastoviglie si affollano i quesiti da sciogliere, in particolare come riuscire a fare luce fra la marea di modelli in commercio. Si dovrà fare uno sforzo nel capire cosa li distingue e quale modello incarna il giusto compromesso fra prezzo e qualità, una volta stabiliti i criteri di scelta prioritari. A chi è perplesso e scettico sull’utilità di questo elettrodomestico si può far notare il tempo e la fatica richiesti nel lavare quotidianamente montagne di piatti e bicchieri, oltre ad evidenziare lo spreco idrico non indifferente. Lo sapevate, ad esempio, che lavare i piatti a mano comporta un consumo d’acqua nettamente superiore a quello richiesto nell’utilizzo di una lavastoviglie? Oggi, poi, i nuovi modelli dotati di intelligenza artificiale possono essere impostati per consumare di meno e alleggerire la bolletta.
Conti alla mano, non sarà difficile dimostrare che una lavastoviglie, che comporta solo la spesa dell’investimento iniziale, oltre a risparmiarci la noia di dover lavare i piatti a mano ogni sacrosanto giorno, è una spesa ‘amica’ nell’alleggerire i costi futuri in previsione futura. Nella scelta di una buona lavastoviglie ci si può orientare anche su modelli ‘slim’ di cui è disponibile un’ampia scelta di mercato, come si può evincere dal portale web specializzato www.sceltalavastoviglie.it. Le ‘smart’ sono macchine di dimensioni compatte perfette per chi è single e ha poco tempo da dedicare alle faccende di casa. In caso contrario, se si è molti in famiglia o si ha l’abitudine di riempire la tavola di ospiti, l’ideale è acquistare un modello di taglia XXL. Con le evoluzioni tecnologiche applicate al mondo dei moderni elettrodomestici si sono semplificate anche le operazioni di pulizia e disincrostazione delle stoviglie, che ormai sono trattate (è proprio il caso di dirlo) in guanti bianchi dalle nuove macchine uscendo dal cestello brillanti e igienizzate alla perfezione.
Ormai, per un lavaggio standard, si è arrivati a consumi idrici davvero minimi, circa 13, 14 litri al massimo di acqua contro gli oltre 20 che si sprecano nel lavare i piatti a mano. Per ridurre ulteriormente i consumi si faccia attenzione alla classe energetica in cui rientra l’elettrodomestico, anche se ormai quasi tutte gli apparecchi di largo consumo registrano l’appartenenza a classi energetiche di tipo A e derivati (A, A+, A++…) che si attestano su un funzionamento economico e a basso impatto ambientale.